Tempo fa mi ero imbattuta in questo articolo.
E ieri, attraverso il blog di Cristina Insinga , 'approdo' su questo blog che ripropone lo stesso argomento: il valore economico di una fotografia.
Ho sempre pensato: una fotografia in formato digitale si potrà stampare infinite volte, al contrario di un quadro che il pittore dipinge una volta e del quale non ci ne sarà mai una copia esattamente uguale riprodotta dal medesimo artista, e sembra quindi meno preziosa.
Ma da fotografa amatoriale, romantica si, ma NON con tendenze suicide, mi chiedo: come posso dare un valore a determinate MIE foto?
E ieri, attraverso il blog di Cristina Insinga , 'approdo' su questo blog che ripropone lo stesso argomento: il valore economico di una fotografia.
Ho sempre pensato: una fotografia in formato digitale si potrà stampare infinite volte, al contrario di un quadro che il pittore dipinge una volta e del quale non ci ne sarà mai una copia esattamente uguale riprodotta dal medesimo artista, e sembra quindi meno preziosa.
Ma da fotografa amatoriale, romantica si, ma NON con tendenze suicide, mi chiedo: come posso dare un valore a determinate MIE foto?
Che valore ha il senso di solitudine di un'altalena vuota?
Che valore ha il senso di angoscia che storpia la realtà?
Che valore ha il desiderio di fuga?
Per quanto mi riguarda, certe foto non hanno prezzo.
Per tutto il resto c'è Mastercard.